
Notiziario n. 1
Messina, 7 Aprile 2025
Gentili Colleghe e cari Colleghi,
dopo oltre cinque anni dal commissariamento del nostro Fondo pensioni e ad un anno dall’ultima ripartizione intascata, ma – soprattutto – dopo aver appreso, dalla stampa, dell’ ipotesi di acquisto del palazzo di via Cordova, ultimo immobile ancora esistente nel patrimonio immobiliare del Fondo, e delle vicissitudini che questa ipotesi sta attraversando, crediamo che il prevalente stato d’animo degli iscritti possa fare parafrasare la celebre invettiva, pronunziata da Cicerone contro il cospiratore romano Catilina, “quousque tandem Catilina, abutere patientia nostra?” (Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza).
E’ inutile girarci intorno, ma l’impressione che si ricava da questa vicenda, è doppiamente sgradevole: sono in predicato e – sembrerebbe - senza immediate alternative, le ormai pluriennali aspettative da Riforma degli iscritti al Fondo ed, in più, si ha la molesta ed allarmante sensazione che questi beneficiari - inermi - si trovano nella scomoda posizione di irrilevanza e di dover subire i negativi contraccolpi di un problema che li riguarda direttamente, riguarda le loro famiglie, riguarda le loro case, con tutte le riflessioni e il rigoroso impegno che questa situazione merita
Brevemente, quindi e per intelligenza di tutti, riassumiamo i fatti appresi dalla stampa e proviamo a comprenderli e commentarli.
Sempre dalla stampa, nel mese di Ottobre 2024, si apprendeva di un’ipotesi di acquisto – da parte della Regione Sicilia – del palazzo di via Cordova, per un importo di € 12,5/milioni; il provvedimento riguardante l’operazione - inserito nella manovra di variazione al bilancio 2024 – veniva dall’Assemblea Regionale siciliana non approvato, per cui, il successivo 7 Novembre, il provvedimento veniva stralciato dal progetto di legge.
Tuttavia la Giunta regionale, nel Dicembre 2024, si dichiarava favorevole alla proposta d’acquisto, avanzata dal Fondo Pensioni Regione Sicilia, di procedere all’acquisizione dell’immobile; una proposta che incontrava, per cause, motivi e logiche tutte interne a quell’ Ente regionale pensionistico, la contrarietà ed il dissenso delle sigle sindacali del Fondo regionale che, di fatto, bloccavano l’operazione sulla quale, tuttavia, si apriva un confronto tra le parti interessate (incontro del 12 Marzo tra Assessore all’Economia, Organi del Fondo Pensioni regionale e Sindacati), chiusosi con l’incarico affidato, di comune accordo, all’ Agenzia del Demanio, di valutare costi e convenienza dell’investimento immobiliare da parte del Fondo Pensioni regionale (nostri SAFED NEWS del 1 Febb., 6 e 13 Marzo 2025, riportanti articoli giornalistici di Sicilia live on line).
Questa è la situazione attuale, sospesa sul filo dell’equilibrio, su cui non è dato sapere ancora nulla, per cui fare un pronostico sulla sua conclusione appare non facile, anche perché in questa zona d’ombra in cui ci troviamo, che lascia perplessi, si registra ancora dal nostro Fondo Pensioni, l’assenza di una parola chiara, di una sia pur laconica comunicazione, circa lo stato, l’esito, le prospettive possibili dell’ipotesi di acquisto di questo ormai ultimo cespite, dell’asset immobiliare di proprietà del Fondo e di eventuali altre soluzioni progettuali alternative.
Tale silenzio ci appare ancora più incomprensibile - sotto ogni punto di vista – ove si pensi che il giorno 5 Novembre 2024, a notizia già difffusa dalla stampa, presso i locali del Fondo, il suo Commissario incontrava i già convocati Sindacati bancari, resi edotti dell’operazione in termini vaghi ed evidentemente - a quella data - non definitivi (nostro Notiziario n. 7 del 5 Nov.2024). Ma come siamo arrivati a questo punto ?
Per rispondere a questa domanda, a proposito del palazzo di via Cordova e del percorso per la sua alienazione, vale la pena rileggere i relativi comunicati dell’Amministrazione straordinaria che, in questi cinque anni, ha dimostrato di disporre, nella sua “cassetta di attrezzi”, oltre ad una indubbia e sperimentata capacità professionale, anche lo strumento di lunghi e spesso immotivati silenzi, unito ad una sia pur legittima e felpata grande riservatezza.
· Comunicato del 15.9.2023 ( situazione al 30.6.2023 ) Sul blocco dei 13 immobili all’epoca esistenti nel patrimonio, il Fondo riceveva, e valutava positivamente, una proposta di acquisto che, però, veniva respinta per mancato rispetto da parte del promissario acquirente e l’asset veniva riaffidato per la vendita ad UnicreditSubitocasa mentre, per il palazzo di Cordova, il comunicato precisava che “sono in corso di definizione contratti per la messa a reddito dei piani sfitti dell’immobile di via Cordova”
· Comunicato del 7.2.2024 ( situazione al 31.12.2023 ) – A fronte di un residuo complessivo compendio immobiliare, costituito solo da tre immobili, quello di via Cordova faceva registrare “…in corso interlocuzioni avanzate con soggetti potenzialmente interessati all’acquisto.” Inoltre il comunicato aggiungeva: “la Procedura potrebbe completare il programma di dismissione immobiliare in un orizzonte temporale sufficientemente contenuto”.
· Comunicato del 27.9.2024 ( situazione al 26.9.2024 ) – Compendio immobiliare costituito esclusivamente dal cielo-terra di via Cordova, per il quale, si leggeva “…sono in corso interlocuzioni avanzate con soggetti potenzialmente interessati all’acquisto e dalle quali si è in fiduciosa attesa di ricevere una proposta che consenta di realizzare le ulteriori somme liquide necessarie per completare l’erogazione degli importi ancora attesi dagli aventi diritto”.
Tutto questo coacervo di fatti, ha generato e sta generando tra gli iscritti, continuando questo lungo silenzio da parte del Fondo, uno sconfortato senso di rassegnata irreparabilità, che non appartiene al corso naturale delle cose, ma può legittimare il sospetto di strategie inadeguate ovvero di particolari, impreviste difficoltà insorte che, nei fatti, sarebbe finalmente opportuno, oltrechè necessario, fugare e chiarire.
Ed a questo punto, tornano alla memoria – gioco forza – i motivi e le ragioni che hanno spinto e, per certi versi, costretto la COVIP a procedere al commissariamento del Fondo: litigiosità relazionale sorta negli ultimi anni tra Organi di governo del Fondo, loro inadeguatezza a far fronte alla dismissione del patrimonio immobiliare e concreto immobilizzo della funzione amministrativa e decisionale dell’Organo, con potenziale, ulteriore deprezzamento dei valori immobiliari del patrimonio detenuto dal Fondo e connesso relativo danno per gli iscritti, beneficiari della Riforma.
Inoltre, il richiamo agli interessi degli iscritti ed alla “gestione del Fondo improntata alla realizzazione del miglior interesse degli iscritti alla forma pensionistica”, testualmente rivolto, sempre più insistentemente, dall’ Autorità di vigilanza agli ultimi Consigli del Fondo a partire da Aprile 2018, prima di arrivare al loro scioglimento del Dicembre 2019, spinge – oggi – a chiedersi: questo richiamo, si ritieme tuttavia validamente perseguito ed attuale ?
In effetti l’iniziale concreta e riconosciuta proficua risposta da parte dell’Amministrazione straordinaria al già avviato processo di dismissione immobiliare, ha rispettato l’ esigenza più volte sottolineata dalla COVIP, tanto da consentire quattro ripartizioni, effettuate in favore dei beneficiari, tre avvenute nei mesi di Dicembre 2020, 2021 e 2022 e, la tredicesima, nel Marzo 2024.
Questa risposta si è successivamente andata sbiadendo, sino ad arrivare alla odierna zona d’ombra, di cui abbiamo già parlato, causata dalle vicende riguardanti il palazzo di via Cordova, restando “impiccati”, come pare, salvo notizia contraria, solo ed esclusivamente all’ opzione “politica”, sin qui prevalentemente percorsa, a quello sbandierato prezzo – oggi soggetto a verifica ulteriore da parte del Demanio - di 12,5/milioni, ipotesi “politica” rivelatasi sinora condizionata dalle imprevedibili logiche da “sabbie mobili”, che – riteniamo - dannosa per quelle ragioni ed interessi del Fondo e dei suoi iscritti, più volte richiamati dalla COVIP.
Questa Amministrazione straordinaria sarà in grado di dare finalmente riscontro alle pluriennali aspettative degli ormai sfiduciati iscritti e scrivere la parola FINE su un Fondo pensioni, ormai divenuto quasi anacronistico e solo fonte di oneri, peraltro mai specificati ?
Lo speriamo vivamente e, con questo spirito, formuliamo a tutti i migliori e sinceri auguri per la prossima Pasqua, auguri che ci è gradito estendere anche alle vostre famiglie ed agli Organi ed Uffici del nostro Fondo Pensioni. Cordiali saluti.
LA SEGRETERIA
NOTIZIE IN BREVE
Con ritardo, di cui ci scusiamo con tutti, ma soprattutto con la Sua famiglia, comunichiamo con tristezza e dolore la scomparsa del caro e fedele socio ed amico Raffaele Colavolpe.
Dirigente della Sicilcassa, molto noto e stimato tra noi, avendo svolto, tra le altre, – nella sua lunga esperienza di vita aziendale – apprezzate funzioni ispettive centrali, che Lo hanno portato in giro per diversi Stabilimenti della Sicilcassa.
Dirigente di alcune Filiali, ha sempre riscosso rispetto e considerazione per il suo comportamento improntato a correttezza professionale e sensibilità, unite a gentilezza e generosità, nonostante l’espressione severa, che nascondeva una persona perbene, profondamente buona e giusta.
Lascia grande e largo rimpianto tra i tanti Colleghi che ha avuto modo di conoscerLo ed apprezzarLo.
Alla Sua famiglia le sincere condoglianze di tutta la comunità del SAFED.
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COMUNICAZIONI
A causa di numerose, accertate indisponibilità, siamo purtroppo costretti a rimandare l’ormai tradizionale e simpatico incontro, di scambio di auguri per la S. Pasqua, tra i colleghi di Messina e Prov., sin qui avvenuto presso la sede del SAFED di via L. Sciascia.
L’occasione di rivederci la rimandiamo a breve, in concomitanza con la prossima Assemblea che verrò convocata per adempiere ai relativi impegni statutari.
Ricordiamo a quanti non avessero ancora provveduto al rinnovo della quota associativa Safed, i dati IBAN del nostro c/c: UNICREDIT Agenzia Palermo Sciuti- IBAN: IT 32 V 02008 04652 000300152578 - IMPORTO: € 36,00-
Preghiamo i Colleghi forniti di posta elettronica, di volerci comunicare, inviando una e-mail alla Segreteria del Safed segreteria@sindacatosafed.com il proprio indirizzo di posta elettronica, così da facilitare le comunicazioni e renderle più celeri.
