Notiziario n. 4

LA   RIFORMA   AL   CAPOLINEA !

Gentili Colleghe e cari Colleghi,

         il dado è tratto !!! con la finalmente avvenuta vendita del palazzo di via Cordova in Palermo, ultimo cespite rimasto nell’asset immobiliare del nostro Fondo Pensioni, si deve ritenere concluso il percorso che restava da compiere per incassare le rimanenti, ultime somme come singolarmente comunicateci dal Fondo, con lettera del 2008.

         E’ quanto comunica oggi l’Amministrazione straordinaria del nostro Fondo con suo comunicato, trasmesso oggi sul sito (www.fondoccrve.com) e che trascriviamo nelle sue parti salienti:

“”””L’Amministrazione Straordinaria ha il piacere di comunicare che in data odierna è stato stipulato il contratto definitivo di compravendita dell’ultimo immobile del Fondo, l’edificio cielo terra sito in via Cordova n. 76 a Palermo.

            Come noto, il prezzo della vendita incassato ammonta a € 13.500.000 e, pertanto, la Procedura – in vista di una prossima ripartizione che consentirà l’accredito,  in favore degli aventi diritto, del 100% delle somme ancora attese – ha già avviato il procedimento amministrativo ed ha incaricato gli uffici per l‘avvio delle necessarie procedure propedeutche all’effettuazione della ripartizione che si presume possa avvenire entro la fine del mese di novembre 2025”””””

        Il comunicato prosegue ricordando che gli accrediti avverranno tramite bonifici bancari e sollecita – ove non già fatto – a comunicare al Fondo, con urgenza, eventuali variazioni intervenute nelle coordinate bancarie, già note al Fondo, rispetto a quelle utilizzate nell’ultima ripartizione, dandone comunicazione al Fondo, tramite e-mail, all’indirizzo anagrafica@fondoccrve.it, allegando copia fronte retro di proprio documento e codice fiscale. Verranno forniti aggiornamenti non appena disponibili.

La vendita agli imprenditori privati, che si erano fatti avanti per l’acquisto del cespite, scrive così positivamente la parola fine a quella vana ed inconcludente interlocuzione intervenuta, prima con la Regione Sicilia e, poi, con il Fondo Pensioni Regione Sicilia, trascinatasi con alterne e penose fasi dall’ Ottobre 2024 sino, praticamente, ai giorni nostri.

Una relazione che, nel suo lungo svilupparsi, ha assunto i profili di un’opera pirandelliana, una sorta di commedia in due atti e vari quadri, che riteniamo abbia messo a dura prova l’impegno, oltre che la prudenza e la pazienza del Commissario del nostro Fondo Pensioni che, sulla vicenda, è rimasto sempre fedele ad una consegna di riservatezza e silenzio, oggi  ben comprensibili, considerato il livello di affidabilità dei suoi interlocutori.

         Attraverso i media (stampa e sito internet della Regione Sicilia), abbiamo avuto modo di seguire la polifonia del mediocre e balbettante dibattito, talvolta rissoso, e le iniziative dei rappresentanti della compagine governativa della Regione siciliana, della sua opposizione e dei vari apparati regionali, in particolare quelli del Fondo Pensioni regionale.

Insomma il meglio della complessiva onagrocrazia siciliana, come l’avrebbe definita Benedetto Croce, con il suo neologismo, alquanto ostico ma calzante ed efficace, derivante dal greco onagròs, somaro selvaggio.

         Ma tentiamo una narrazione di questa confusa, pasticciata ed inconcludente “gimkana” con gli organismi regionali che – come riferito dalla stampa - inizia ad Ottobre 2024, quando la Giunta della Regione Sicilia prevede l’acquisto del palazzo di via Cordova, stanziando la somma di € 12,5/milioni, senza averne fatto alcun processo valutativo.

         Il provvedimento, però,  veniva stralciato e non presentato in votazione in Assemblea regionale per evitarne una probabile bocciatura e, nel successivo mese di Dicembre, la Giunta di governo regionale, imboccando una strada traversa, esprimeva una linea “di indirizzo” rivolta  al Fondo pensioni Regione Sicilia (il cui assetto amministrativo è di nomina del Presidente Regione), al fine di acquisire l'immobile di via Cordova nel patrimonio dell’Ente previdenziale regionale,  allo scopo di destinarlo, nel quadro di un credibile piano di razionalizzazione delle spese,  anche a sede di uffici regionali, altrove locati, ed alle Sezioni della Corte dei Conti.

Anche in questa fase (siamo intanto giunti a Marzo 2025) si manifestavano difficoltà che rallentavano e – di fatto - bloccavano il processo di vendita dell’immobile, per la cui valutazione economica veniva incaricato, superate alcune polemiche, il Demanio; ma uno svagato Fondo Regionale pensioni, nonostante il chiaro indirizzo  espresso dalla Giunta di governo, non dava alcun seguito all’operazione determinando uno strano corto circuito.

Si stabiliva, pertanto, un clima generale di incertezza e confusione che, unito al persistente silenzio dell’Amministrazione straordinaria del nostro Fondo, spingeva il SAFED a chiedere alla stessa – ottenendolo - un incontro che avveniva il 29 Maggio e, come relazionatovi nel nostro Notiziario n. 3 del 9 Luglio, in quella occasione si veniva a sapere di una moratoria, assegnata dall’ A.S. del nostro Fondo alla Regione Sicilia, per definire l’operazione di vendita del palazzo di via Cordova entro il 30 Giugno (termine poi informalmente fatto slittare al 15 Agosto).

Inutilmente trascorso il tempo assegnato, con lettera del 23 Luglio, indirizzata al SAFED ed alle altre OO.SS.. presenti all’incontro del 29 Maggio, l’Amministrazione straordinaria del Fondo comunicava di “aver valutato positivamente ed accettata l’offerta irrevocabile di acquisto economicamente più vantaggiosa per un importo pari a € 13.500.000 e, pertanto, la Procedura ha già provveduto a formalizzare l’assegnazione con la previsione della stipula del contratto definitivo di compravendita entro il prossimo 30 settembre 2025.” (SAFED NEWS del 23 Luglio).

In un paese normale, la vicenda poteva considerarsi chiusa ed archiviata, vista l’esistenza di un’offerta più vantaggiosa per il venditore ma - si sa - la Sicilia è la terra di Pirandello, per il quale la vita è una continua recita ed ecco aprirsi il secondo atto di questa sterile rappresentazione, che ci fa arrivare ai primi di Agosto 2025, data in cui la  Regione ripropone l’ acquisto del palazzo di via Cordova, per il nuovo e maggior importo di € 13,5/milioni, concorrenziale rispetto all’offerta dei privati.

Il provvedimento però, inserito nella manovra ter al bilancio, approvato dalla competente Commissione, questa volta veniva bocciato con voto segreto nella seduta di Aula dell’ A.R.S. del 7 Agosto, a conferma di una compagine di governo sfilacciata e non coesa.

Il quadro intanto registrava l’apertura, da parte della Procura della Corte dei Conti, di un fascicolo per presunto danno erariale, in quanto l’immobile si sarebbe potuto acquisire a suo tempo per l’inferiore importo di €  12,5/milioni.

Ma la storia non finisce qui, ed ecco che il 22  Agosto – come riferito nel ns. SAFED NEWS del 24 Agosto – il Fondo pensioni Regione Sicilia ci ripensa e, sia pure tardivamente – come da notizie stampa – riprende in considerazione la tralasciata ipotesi di acquisto dell’immobile e, nel successivo 12 Settembre, il Cda del Fondo Regionale pensioni, provvede a deliberare favorevolmente l’acquisto dell’immobile di via Cordova, però – come riferisce la stampa - per la inferiore cifra di12,5/ milioni, rispetto a quella nota e maggiore, offerta dai privati.

L’iniziativa, tardiva ed inadeguata nell’importo, sembra avere tutto il sapore di una vistosa ed intemerata, goffa messinscena, fatta in autotutela ed in emergenza, ove si considerino le pesanti censure rivolte da parte di alcuni componenti l’Assemblea regionale siciliana, nella seduta di Aula del 7 Agosto agli amministratori dell’ Ente previdenziale, per la inerzia dimostrata.

Che dire, allora, se non richiamare ancora Benedetto Croce ed i suoi asini selvatici al potere, che hanno fatto perdere solo tempo con i loro tentennamenti, con le trasversali trappole e ripiche personali, tipiche di una classe politica scadente che, nonostante la pletora di consulenti “nominati” in vari settori della struttura regionale, non riesce a cogliere i vantaggi economico-finanziari di un’operazione dagli indubbi profili di convenienza gestionale ?

 

Ma tant’è ed ora, dopo tanta e sofferta attesa e dato per scontato, come letto nel comunicato del Fondo, il raggiungimento del primario obiettivo posto dalla Riforma con il pagamento al 100% delle aspettative finanziarie attese dal 2008, si apre una nuova e definitivamente conclusiva fase della vita del nostro Fondo.

 

Al riguardo viene alla mente il comunicato del 19 Dicembre 2024, che dava notizia della proroga disposta dalla COVIP per un ulteriore anno per l’Amministrazione straordinaria del Fondo CCRVE, in cui si leggeva testualmente: “L’Amministrazione straordinaria, una volta finalizzate le residue attività, provvederà – sulla scorta del medesimo provvedimento (quello in parola, n.d.r.) – ad effettuare le attività amministrative volte al superamento della forma pensionistica.”

 

E’ questo un passaggio che influirà ancora sulla nostra vicenda, quantomeno in termini di conoscenza di dati gestionali, soprattutto su almeno due argomenti che riteniamo essenziali e cioè: a) quello relativo al conto economico del Fondo, dei suoi oneri e della disponibilità delle  somme accantonate, b) quello dell’esito – con i conseguenti effetti economico-finanziari – del contenzioso, in particolare quello con la Liquidazione Sicilcassa, che – come noto - si muove sui due piani dell’attivo e del passivo.

 

Aspetti e problematiche che si potrebbero sintetizzare in una trilogia operativa del   QUANTO – COME – QUANDO.

 

Ma, per ora, tralasciamo questi aspetti che appaiono prematuri e fuori dalla nostra portata e godiamoci questo traguardo finalmente raggiunto, rivolgendo un sentito ringraziamento alla compagine dell’ Amministrazione straordinaria del nostro Fondo ed al suo Commissario per l‘impegno profuso ed il risultato conseguito, augurando loro buon lavoro!

 

Cordiali saluti.                                            

LA SEGRETERIA

 

        Preghiamo i Colleghi forniti di posta elettronica, di volerci comunicare il proprio indirizzo, inviando una e-mail alla Segreteria del Safed, ( segreteria@sindacatosafed.com ), così da facilitare le comunicazioni e renderle più celeri;

 

         Ricordiamo a quanti non avessero ancora provveduto  al rinnovo della quota associativa Safed, i dati IBAN del nostro conto corrente: UNICREDIT Ag. Palermo Sciuti-  IBAN:  IT 32 V 02008 04652 000300152578 -  IMPORTO: € 36,00; € 18,00 (semestrale)