Comunicato

Nel precedente Notiziario N. 4 del 30 Settembre, a commento dell'informativa resa sulla situazione patrimoniale del Fondo al 26.9.2024 da parte dell' Amministrazione straordinaria, ponevamo alla stessa alcune questioni che ritenevamo meritevoli di approfondimenti auspicando che, per la loro comprensione, potesse avvenire nel mese di Novembre un incontro con il SAFED e le altre OO.SS., divenuto ormai quasi tradizionale. 

Ci è gradito comunicarvi che l'A.S. ha programmato l'incontro per il giorno 5 Novembre p.v., "nell'ottica di dare informazione sull'andamento della procedura e di proseguire il confronto con le OO.SS., in ordine al processo di dismissione  del patrimonio immobiliare del Fondo".
Vi terremo informati sugli sviluppi della convocata riunione.

Notiziario n. 6 / 2024

Messina 27 Ottobre 2024

Gentili colleghe e cari colleghi,

        come ricorderete, nel precedente Notiziario N. 4 del 30 Settembre, a commento dell’informativa resa da parte dell’ Amministrazione straordinaria del Fondo, ponevamo alla stessa alcune questioni che ritenevamo meritevoli di approfondimenti, auspicando che, per la loro comprensione, potesse avvenire nel mese di Novembre p.v. l’ormai divenuto tradizionale incontro con il SAFED e le altre OO.SS.  Incontro, peraltro, divenuto ancora più attuale dalla notizia, appresa successivamente dalla stampa, riguardante la potenziale vendita del palazzo di via Cordova, di cui all’ultimo Notiziario n. 5 del 15 Ottobre c.m.

        Orbene, ci è gradito comunicarvi che l’ A.S. ha programmato l’incontro per il giorno 5 Novembre p.v., “nell’ottica di dare informazione sull’andamento della procedura e di proseguire il confronto con le OO.SS., in ordine al processo di dismissione del patrimonio immobiliare del Fondo”.

Vi terremo informati sugli sviluppi della convocata riunione. In tale attesa, vi segnaliamo una recente Ordinanza della Corte dei Conti della Campania  (  Ordinanza N. 125 dell'11 Settembre 2024 ) di Rinvio alla Corte Costituzionale di giudizio per profili di incostituzionalità del taglio della perequazione sulle pensioni anno 2022 e biennio 2023 e 2024, nonché di analoga Ordinanza N. 33/2024 della Corte dei Conti di Toscana.

La vicenda origina da un ricorso promosso da un dirigente scolastico.

Come si legge nell’ Ordinanza campana, la Corte solleva la questione, non manifestamente infondata, di fronte alla Consulta in quanto rilevante per la decisione del ricorso di legittimita' costituzionale  dell'art. 1, comma 309,  della  legge  29  dicembre  2022,  n.  197  (bilancio  di previsione  dello  Stato per  l'anno  finanziario  2023  e  bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025) per contrasto con gli articoli 3, 36  e  38  della  Costituzione.

Il ricorso torna a sollevare, ancora una volta, il problema della limitazione della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici 
(art. 1, comma 260 L.30 Dic. 2018 n.145), questione già affrontata dal SAFED in passato, come può leggersi sul sito dell’ Associazione
(
www.sindacatosafed.com) alla sezione comunicati agli iscritti”ricorso collettivo perequazione” e per la quale – all’epoca – si diede
incarico di patrocinio allo Studio Iacoviello di Torino.
Il ricorso in argomento odierno,  è finalizzato ad ottenere il riconoscimento della corresponsione dell’intera perequazione, mettendo 
in evidenza l’incongruenza del prelievo indiretto sulle pensioni e richiamando la necessità di tutelare i diritti acquisiti dei pensionati,
rispetto ad una manovra che, riducendo la perequazione per i redditi pensionistici medio-alti, di fatto costituisce un criterio che
limita l’aumento dei trattamenti pensionistici all’aumento del costo della vita, con evidente lesione delle condizioni economiche dei
pensionati, in virtù di esigenze finanziarie che, da temporanee che erano, sono divenute ormai strutturali.
A giudizio delle Corti remittenti la previsione del meccanismo riduttivo della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici 
introdotti, di cui alla L. 145/2018 e segg., contrasterebbe con gli artt. 3, 36 e 38 della Costituzione.

E ciò in quanto contraria a principi di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza, ripetitiva di pregressi analoghi interventi e
non sorretta da ragioni di necessità.
Tuttavia riteniamo di dover sottolineare che, sino a quando la Corte Costituzionale non avrà espresso il proprio giudizio sulla 
questione sollevata, è opportuno mantenere un atteggiamento improntato a cautela, monitorando gli sviluppi della questione
.
Questa considerazione tiene conto del fatto che un esito positivo del ricorso alla Corte Costituzionale, avrebbe rilevanti implicazioni 
di carattere economico su una generalità di cittadini, e – oltre a consolidare principi giuridici a tutela dei diritti dei pensionati – di
contro comporterebbe pesanti refluenze di ordine economico e finanziario per l’intero sistema pensionistico, oltre che per il bilancio
dello Stato.
E’ appena il caso di ricordare, al riguardo, che l’esperienza passata delle pronuncie, intervenute in materia da parte della Corte
Costituzionale, non sono state favorevoli alle ragioni avanzate ed, in particolare, la Corte, nel suo orientamento, sostanzialmente
precisa che: a) l’art. 36 della Cost. mira a tutelare la sufficienza e proporzionalità della retribuzione, rispetto ad importi salariali
bassi, richiamando principi di uguaglianza sostanziali e di dignità sociale; b) per l’art. 38 Cost. la rivalutazione automatica degli
importi pensionistici va intesa, invece, come uno strumento di natura tecnica rispetto ad andamenti inflattivi dell’economia ed assume,
per tale motivo, caratteri di neutralità ed obiettività quale risultato di un “bilanciamento” di valori che tenga anche conto delle
esigenze di bilancio.
Queste le ragioni della richiamata cautela nel seguire l’evoluzione di questi procedimenti ed, a questo punto, si pongono le domande:
1) CHI HA INTERESSE A FORMALIZZARE LA RICHIESTA DI ABBATTIMENTO DELLE ALIQUOTE DI RIVALUTAZIONE
DELLE PENSIONI – 2) A CHI FARLA -
3) COSA FARE DA SUBITO ?
Risposta 1) 
Chi percepisce fino a 4 volte il trattamento minimo da 525,39 a 2.101,52 € mensili lordi il 100% di 7,3%
Superiori a 2.101,53 e fino 2.636,9 il (85% di 7,3%) 6,2 % su tutto l’importo di pensione
Superiori a 2.637 e fino a 3.152,28 (53% di 7,3%) 3,87 % su tutto l’importo di pensione
Superiori a 3.152,39 e fino a 4.203,04 (47% di 7,3%) 3,43 % su tutto l’importo di pensione
Superiori a 4.203,5 e fino a 5.252,8 (37% di 7,3%) 2,70 % su tutto l’importo di pensione
Superiori a 5.252,9 (32% di 7,3%) 2,34 % su tutto l’importo di pensione.

Risposte  2) e 3)

        Opportuno, intanto, procedere in ogni caso cautelativamente alla interruzione dei termini di prescrizione ed inviare all’ INPS competente per territorio una raccomandata R/R ovvero una PEC, secondo lo schema di lettera che segue, allegando fotocopia di documento di identità.

@Seguiremo l’evoluzione degli eventi ed il da farsi che vi faremo sapere, nel frattempo invitiamo, per chi non l’abbia già fatto, a farci conoscere la vostra e-mail di riferimento per facilitare le comunicazioni, inviando a; segreteria@sindacatosafed.com -

Cordiali saluti.                                        
LA SEGRETERIA
 
                        Spett.le INPS – Sede Territoriale di ________
 
Oggetto: Richiesta corresponsione perequazione integrale trattamento pensionistico in godimento anni 2022-2023-2024.
 
 
Il sottoscritto __________ nato a ___________ il _______
Residente in ____________via______________CAP______ Cod. Fisc. ________________
Titolare di trattamento di quiescenza n. ____________
                                               
CHIEDE
 
Il ricalcolo della propria pensione, con inclusione della perequazione integrale, riferito agli anni 2022 – 2023 – 2024, in quanto i limiti 
posti alla rivalutazione automatica previsti dal c.235 art. 1 della L. 197/2022 (Legge Bilancio 2023) per gli anni 2023-2024 e dall’art.
69 della L.388/2000 per l’anno 2022 sono illegittimi in quanto stabiliti in violazione degli artt. 3, 36, 38 e 136 della Costituzione e
comportano una irragionevole nonché definitiva penalizzazione del trattamento, i cui effetti si trascinano sulle indicizzazioni future,
in quanto applicate ad importi ridotti.
La presente richiesta valga anche ai fini interruttivi di ogni prescrizione di legge. 
 Distinti saluti. 
Luogo e data__________                            firma____________
                        
 
Si allega fotocopia documento identita’